Cosa si fa al termine di un percorso formativo che, con la sola interruzione del periodo estivo, ha impegnato docenti ed allievi dal 25 gennaio 2023 al 26 maggio 2024 nei laboratori di disegno, pittura e fotografia di “Un Atelier per tutti”? Naturalmente, una Mostra! Superfluo dire che forse nessuno dei componenti dell’Atelier ha mai organizzato un evento del genere, ma laddove difetta l’esperienza, non manca certo l’entusiasmo.
E così si parte con l’individuazione del luogo nel quale allestire la Mostra. Non ci sono dubbi nel considerare il suggestivo Chiostro della Basilica delle Grazie come la sede più idonea per l’esposizione e la richiesta in tal senso viene accolta dalla Comunità religiosa dei Servi di Maria. A questo punto ogni pittore mette a disposizione alcune delle proprie opere, mentre per i fotografi il maestro sceglie, tra le foto inviate dagli allievi, quelle più interessanti da esporre.
Allestire una Mostra non è affatto banale: bisogna decidere le modalità del montaggio e, quindi, il materiale da acquistare e da utilizzare, confrontando le proposte, valutando le conseguenze operative e, soprattutto, è necessario… mettersi all’opera. Sono stati giorni intensi nei quali tutti si sono impegnati, tra fili, nastri adesivi, spaghi, ganci, stampanti e taglierine, con il coordinamento e la fattiva partecipazione dei maestri Maddalena Cecutti e Giorgio Zuppello e di alcuni volontari, alla fine, ventinove quadri e nove pannelli con oltre sessanta fotografie sono esposti da giovedì 6 giugno nel Chiostro delle Grazie. L’esposizione avrebbe dovuto chiudere domenica 9 giugno, ma, a grande richiesta, le opere rimarranno esposte fino alla domenica successiva.
L’impatto che l’insieme delle opere produce sul visitatore è interessante e piacevole, grazie agli effetti della luce, all’esplosione dei colori, alla vivacità delle forme che emergono dai paesaggi, dai volti e dagli oggetti del vivere quotidiano. Certamente, nessuna di queste opere ha varcato la soglia di un qualche museo… per ora! Né ha ottenuto valutazioni entusiastiche di qualche critico d’arte… per ora! Per ora, appunto, queste opere rallegrano le pareti della propria casa, la cucina della figlia, la cameretta della nipote… “Bello quel quadro, di chi è?” “L’ha fatto la mia nonna!” Tanto basta per riempire di soddisfazione e di orgoglio gli autori… per ora!
Ultimato l’allestimento, non poteva mancare, secondo le più antiche tradizioni locali, il “licof”, ovvero il brindisi celebrativo per la fine dei lavori e, in aggiunta, anche il saluto a conclusione del percorso formativo. I partecipanti si sono, dunque, ritrovati giovedì 6 giugno nella sede dell’Atelier, ricolma di bibite, stuzzichini, dolci di ogni tipo, rigorosamente forniti da ciascuno, come del resto si è verificato durante tutto l’anno. In un’atmosfera cordiale e festosa la presidente, nel salutare i presenti ringraziandoli per l’assidua e intensa partecipazione alle attività, ha evidenziato gli ottimi risultati raggiunti grazie all’impegno ed alla passione di maestri ed allievi, ma soprattutto, l’intensificarsi dei rapporti interpersonali. In questi mesi, si è infatti cementata l’amicizia tra le persone, che si sono dimostrate aperte al confronto, desiderose di imparare, disponibili a condividere le proprie esperienze, gratificate per i risultati propri e dei colleghi.
Sarà compito degli organizzatori rispondere all’unanime richiesta degli utenti di proseguire un percorso che è stato così importante ed arricchente per ciascuno, individuando nuove possibilità e forme di attività. Feriti dalla bellezza e segnati dall’amicizia questi “ragazzi” sono pronti a ripartire “perché vivere è ricominciare, sempre…”.
LC